lunedì 17 settembre 2012

"Occhi puntati sullo statuto". Resoconto dell'assemblea dei comitati del 12 settembre 2012


Mercoledì 12 settembre 2012, S. Caterina, Vicenza
assemblea pubblica comitati
Tema: il nuovo Statuto comunale e la democrazia diretta e partecipativa.

Per il comitato Più Democrazia hanno parlato Annamaria Macripò, Fulvio Rebesani e Eugenio Berti, spiegando a che punto siamo con la bozza di nuovo statuto comunale:
Nel 2006 si è svolto il “referendum sui referendum” in cui la maggioranza dei votanti ha detto di volere nello statuto i referendum propositivi e abrogativi, non solo consultivi come è previsto nell'attuale Statuto.
Ora nella nuova bozza (scritta dalla Commissione Statuto del consiglio comunale) sono previste tutte e quattro le tipologie di referendum:
consultivo, abrogativo, propositivo, abrogativo+propositivo.


Sono però rimasti in bianco due punti essenziali: il numero di firme necessario per proporre un referendum e il quorum da raggiungere affinché sia valido.
Più Democrazia propone 3.000 firme e Quorum Zero.
Su questo il consigliere comunale Zanetti di Vicenza Capoluogo (maggioranza), intervenuto all'assemblea ha spiegato le divisioni all'interno della Commissione:
Vicenza Capoluogo è per il quorum zero.
Il sindaco Variati si è detto favorevole al quorum zero, ma lascia in sospeso il discorso firme.
Il Pd è orientato a proporre Quorum al 30% (che a Vicenza vorrebbe dire concretamente circa 24.000 votanti per rendere valido un referendum).
Lista Variati è divisa.
Pdl: non si sa (secondo il consigliere Maurizio Franzina (ex Pdl ora gruppo misto), presente all'assemblea, la destra potrebbe addirittura appoggiare il quorum zero per avere un'arma anti-Variati nella prossima consiliatura).

Sul discorso Quorum zero c'è stata una discussione piuttosto variegata con il pubblico:
alcuni favorevoli (perché comunque invoglia la partecipazione: anche chi è contrario alla proposta referendaria è “costretto” ad andare a votare “no” e non può comodamente puntare sull'astensionismo), alcuni dubbiosi o contrari (in sostanza, si vede il rischio che si facciano referendum in maniera strumentale per battaglia politica, o comunque si metta “sotto ricatto” la giunta e il consiglio che sono i detentori della sovranità).
In generale comunque la maggioranza dei presenti era favorevole ad ampliare gli strumenti di democrazia diretta. Il senso della proposta molto radicale di “Quorum zero” può anche essere: puntare al massimo per ottenere qualcosa (per es. un quorum basso e abbordabile, per es. il 10%).

Il “comitato dei garanti”. Da abolire!
Questo comitato (che già esiste) viene confermato nella nuova bozza: i garanti devono decidere la legittimità dei referendum proposti, ma saranno nominati dal consiglio comunale, addirittura nella bozza si dice: “La composizione del Comitato dei garanti deve essere determinata in modo tale da garantire la partecipazione delle minoranze”. Quindi lottizzazione aperta.
Per Più Democrazia, per il consigliere Zanetti e per chi è intervenuto in assemblea il comitato va abolito semplicemente, perché le sue funzioni può ricoprirle il segretario comunale, che può ben valutare statuto alla mano se un referendum è valido o no.

Altri strumenti di partecipazione.
Il nuovo statuto prevede
1 - bilancio partecipativo (consiglio comunale decide che una piccola quota di bilancio ordinario sia decisa con assemblee pubbliche, si parla di una parte del la parte “discrezionale” del bilancio, la quale si aggira intorno al 5%);
2 – interrogazione all'assessore (con tot firme i cittadini possono fare interrogazione a assessore e entro 30 gg lui deve rispondere in forma scritta);
3 – referendum: entro 30 gg dalla consultazione il consiglio deve decidere, e entro 60 gg gli organi comunali devono assumerne le decisioni;
Per quanto riguarda l'Urbanistica partecipata, a precisa domanda Zanetti ha risposto che non è prevista nello statuto, e quindi forme di partecipazione in tema urbanistico stanno alla sensibilità degli amministratori.

L'assemblea si è conclusa con una richiesta ai consiglieri di organizzare celermente delle assemblee informative in tutti i quartieri (promesse per settembre, nessuno le ha viste ancora) e di mettere on line sul sito del Comune la bozza dello Statuto, con la possibilità di osservazioni per i cittadini.
Questa seconda richiesta è già stata accolta: ora sul sito del Comune c'è la bozza e una mail per inviare suggerimenti, vedete qui http://www.comune.vicenza.it/amministrazione/statuto.php
E' già un piccolo ma importante risultato.
Invitiamo tutti a inviare osservazioni e critiche alla mail nuovostatuto@comune.vicenza.it
Più Democrazia intanto continuerà a pressare il Comune per organizzare delle assemblee pubbliche nei quartieri per discutere lo Statuto.

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