giovedì 26 aprile 2012

Borgo Berga: Dichiarazione di intenti


15 Aprile 2012

I sottoscritti, abitanti nella città di Vicenza e dintorni, sono preoccupati per lo stato del millenario quartiere di Borgo Berga,

• antico borgo veneto sede del porto fluviale della città, di cui sono i segni la chiesa di Santa Caterinella al porto, il Palazzo della Dogana del sale (oggi sede della Guardia Forestale) e la forma e disposizione delle abitazioni;

• parte integrante del complesso monumentale-paesaggistico che va dall’Arco delle scalette di Porta Monte alla Villa Valmarana ai nani e la Villa Rotonda sulle ultime pendici dei Monti Berici;

• sede ne XX secolo dell’importante stabilimento Cotorossi, di cui rimangono oggi non solo la ciminiera, ma anche operai che vi lavorarono ed i loro figli;

Borgo Berga degradato ad arteria di deflusso del traffico cittadino,

• soggetto ad inaccettabile inquinamento ambientale ed acustico per il traffico continuo;

• insanguinato nel mezzo secolo passato da ricorrenti incidenti mortali, prevenibili con semplici misure di moderazione del traffico e di attraversamento pedonale;

I sottoscritti sono preoccupati che la promessa resurrezione del quartiere nel complesso immobiliare adiacente al nuovo tribunale richieda la morte definitiva del quartiere esistente e delle attività  commerciali in esso presenti.

Significativo è il fatto che mentre le ditte costruttrici si appropriavano del nome (Borgo Berga, una città in città), né queste né le amministrazioni comunali, che a quel progetto hanno dato autorizzazione anche in deroga a vincoli urbanistici ed ambientali, si siano proccupati di spiegare ai residenti l’impatto ambientale e le conseguenze sulla viabilità.



I sottoscritti sono convinti che la costante preoccupazione delle amministrazioni comunali per la fluidità e la rapidità del traffico risponda ad una “filosofia” dimostratasi fallimentare e disastrosa:

• un traffico fluido e veloce non riduce il carico della viabilità, ma al contrario richiama altro traffico ed incoraggia l’aspettativa degli automobilisti di non trovare ciclisti e pedoni in attraversamento;

• la costruzione di rotatorie certo rallenta la velocità, ma non a beneficio dei pedoni: solo i semafori pedonali, costringendo le auto alla fermata, garantiscono l’incolumità dei pedoni;

• una strada a senso unico incoraggia gli automobilisti ad ignorare gli altri soggetti presenti e ad aumentare la velocit`a, qualora questa non sia moderata da ostacoli meccanici o da divieti effettivamente implementati;

• la velocità del traffico su strade con marciapiedi stretti e non protetti è estremamente pericolosa per i pedoni e per i portatori di disabilità in carrozzella;

• la disseminazione del traffico nelle strade minori attraverso sistemi di sensi unici espropria pedoni e ciclisti dei loro spazi nei centri abitati;

• per ottenere la fluidità e velocità del traffico è necessario dirigerlo interamente su strade da cui pedoni e ciclisti siano
esclusi, in particolare attraverso tunnel e strade soprelevate.

• Se sedi esclusive per autoveicoli non sono possibili, gli automobilisti debbono rassegnarsi a procedere lentamente e con continue fermate; è irresponsabile e colpevole da parte dell’amministrazione incoraggiarne le aspettative di velocità e fluidità.

In particolare inaccettabile è la situazione della viabilità in Borgo Berga:

• già oggi il borgo è arteria di deflusso del traffico dalla città verso la Riviera Berica;

• il nuovo tribunale, i nuovi insediamenti abitativi ed il supermercato porteranno altre automobili nel borgo;

• la distribuzione di parte del traffico in risalita oltre il ponte sul Bacchiglione non frenerà la velocità dei veicoli in discesa, che sarà incoraggiata dal senso unico da Porta Monte all’ex-ingresso Cotorossi;

• le misure di alleggerimento del traffico su Viale Margherita necessariamente aumenteranno il flusso su Borgo Berga;

• l’assenza di aree di parcheggio nel borgo significa o morte degli esercizi commerciali o caos nella viabilità;

• l’inquinamento non monitorato da gas di scarico e da polveri sottili e l’inquinamento acustico rendono la residenza in Borgo Berga sempre più indesiderabile.

Il degrado abitativo cella zona si manifesta anche nella mancanza o disuso degli spazi di riunione (come l’antico teatro di Santa Chiara) e l’abbandono della Sagra dei Nani, nonostante il fiorire di bar, luoghi di ristorazione, le ricorrenti iniziative culturali ed il successo della Sagra di Campedello dimostrino il desiderio di socializzazione di cittadini di tutte le età.

Pertanto i sottoscritti si costituiscono in comitato d’iniziativa volto a promuovere la sicurezza e la vivibilità in Borgo Berga, via X Martiri, Viale Margherita, Viale del Risorgimento in coordinamento con quartieri adiacenti (Santa Caterina e Campedello) ed in relazione alle esigenze abitative dell’intera città di Vicenza.

I sottoscritti chiedono nell’immediato alle competenti autorità

• di installare in Borgo Berga un sistema di dissuasori meccanici, strisce pedonali rialzate e quanti altri mezzi siano ritenuti necessari dai tecnici competenti per moderare efficacemente la velocità;

• di installare un semaforo pedonale a chiamata nel tratto di Borgo Berga fra i numeri civici 50 e 70 dove sono situate attività commerciali e più numerosi sono avvenuti in passato gli incidenti gravi;

• di garantire posti di parcheggio gratuito ed a pagamento per i clienti delle attivit`a commerciali (ed anche in vendita per i residenti) nella nuova struttura in area ex-Cotorossi, in parziale compensazione dei disagi prodotti dai nuovi insediamenti;

• di aprire un tavolo di consultazione permanente con i residenti sulla situazione della viabilit`a, aree verdi e servizi in Borgo Berga, Viale Margherita, via Belluzzi, via X Martiri e viale del Risorgimento, zone particolarmente interessate dall’insediamento del tribunale e dalla espansione della sede universitaria.

e si impegnano

• a difendere gli interessi degli abitanti del quartiere e dell’intera città in dialogo vigoroso con le autorit`a ed i “poteri forti”;

• a ricercare soluzioni strategiche ai problemi abitativi e di viabilità attuali che siano più idonee a preservare l’inestimabile valore dell’assetto monumentale ed ambientale della zona;

• a richiedere, assieme ai comitati di quartiere vicini l’accesso e l’uso delle aree agricole e collinari, in continuit`a anche con i notevoli sforzi dei residenti di Campedello per preservare la memoria storica (come il percorso storico del 1848 vicentino);

• a promuovere attività culturali che mantengano viva la memoria e l’identità del quartiere, tradizionale porta aperta della città verso la Riviera Berica, i fiumi ed il mare,

I firmatari.

Vicenza, 15 aprile 2012

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